Il caso della neonata morta a Santa Maria a Vico (Caserta) vede i genitori finire nel registro degli indagati. Il motivo.
Nuovo capitolo del caso legato alla neonata morta a Santa Maria a Vico in provincia di Caserta. La piccola è stata ritrovata senza vita nella sua culla con scottature e lividi e questo ha portato nelle ultime ore anche i genitori ad essere inseriti nel registro degli indagati. L’accusa è pesantissima.
Neonata morta a Caserta: genitori indagati
In queste ore è prevista l’autopsia sul corpo della piccola neonata trovata morta nella sua culla a Santa Maria a Vico. Tutto si svolgerà presso l’istituto di medicina legale dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. L’esame è stato disposto dalla procura di Santa Maria Capua Vetere e dovrebbe consentire di chiarire le effettive cause del decesso ed eventuali responsabilità da parte dei genitori che, come anticipato, sono stati inseriti nel registro degli indagati.
Padre e madre, 26 anni lui e 19 lei, già genitori di altri due bambini di 2 e 4 anni – al momento affidati a una comunità – dovranno rispondere all’accusa di omicidio colposo.
Dalle prime ricostruzioni, i due hanno riferito ai carabinieri e al pubblico ministero di averle fatto un bagnetto alla bimba che, poco dopo, si sarebbe sentita male. Da qui la chiamata al pediatra che ha prescritto loro una cura, presumibilmente una pomata per delle ustioni. Successivamente la bambina si era addormentata salvo poi essere trovata morta nella sua culla dalla madre.
La piccola si sarebbe scottata durante il bagnetto a causa di un getto di acqua bollente uscito per errore dal rubinetto e per questo i due genitori avrebbero chiamato appunto il medico. Il mattino del triste ritrovamento in culla, poi, mamma e papà avrebbero provato in ogni modo a risvegliare la piccola, senza riuscirci. Da qui l’intervento del 118 che ne ha constatato il decesso.